Zitti e buoni

Diario di lockdown da Bruxelles


Giovanni Cascone
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Prezzo base15,00 €
Prezzo di vendita14,25 €
Sconto totale: 0,75 €
Descrizione


collana: design/grafica/arte
anno pubblicazione: 2021
formato: 16x24
pagine: 104
immagini: 58 b/n e a colori
ISBN 978-88-8497-815-8

 

All’improvviso le note di “Zitti e Buoni” infrangono il muro dei corifei concentrati sulla paura. Un’Europa stordita, resa infantile, da più di 15 mesi di pandemia decreta il successo dei Måneskin e del loro inno a chi è ”fuori di testa”. Cade a proposito, quasi la metafora di una condizione dettata dalla cultura dell’emergenza. A febbraio 2020 era scattato l’allarme pandemia e il nostro esperto sanitario giramondo resta intrappolato a Bruxelles. Per istinto di sopravvivenza e per interesse professionale si pone delle domande sulla pandemia e la sua gestione, coinvolgendo anche la sua rete di amicizie e conoscenze costruite in giro per il mondo. Prende, poi, l’abitudine, nelle sue passeggiate quotidiane, di catturare le immagini inconsuete di una città vuota e inaspettatamente assolata. Registra il diario delle sue riflessioni e degli scambi che si intensificano su Zoom e WhatsApp. La vita scorre su altri registri fino alla libertà, condizionata, dettata dall’estate. Ma si susseguono ancora le differenti ondate, passa più di un anno e per certi versi sembra di essere allo stesso punto. Si dibatte ancora sulla necessità di essere mascherati. La vita scorre comunque, a singhiozzo, con riprese e chiusure repentine. È vero, si muore, ma il ciclo vitale non si è interrotto e i bimbi nascono ancora durante la pandemia. La scrittura, la fotografia e il disegno sono diventate forme di resistenza di fronte a più di un anno trascorso come in un limbo, con i viaggi di lavoro sempre vietati e le mostre interrotte, con spazi di libertà vigilata che si aprono e richiudono quasi a caso. Infine, vaccinati, ma sempre in maschera. Un occhio è sempre rivolto a quello che accade intorno, fuori dal Belgio, all’Italia e ai danni collaterali che si moltiplicano, ai falsi miti che si riproducono con ossimori fino a ieri impensabili. Chi misura i danni collaterali della pandemia e delle ondivaghe misure di contenimento? I nostri comportamenti sono cambiati fino a un punto di non ritorno? Un bilancio sull’impreparazione fatale in cui sono stati colti i nostri sistemi sanitari sarà mai fatto?

E l’opportunità per rinforzarli in maniera strategica sarà mai colta? Oggi, con circa il 90% della popolazione sopra i 12 anni vaccinata, il ritorno a una vita normale dovrebbe essere vicino. Ma purtroppo sembra di trovarsi sempre allo stesso punto nella cultura dell’emergenza che rischia di modificare i nostri comportamenti, la nostra vita. Ma... restate ZITTI E BUONI, intanto bisogna spendere in fretta i miliardi del PNRR.